Gli ultimi anni hanno visto un aumento delle tecnologie basate sui campi elettromagnetici (CEM) sia nell’utilizzo quotidiano che in campo professionale. La valutazione dell’esposizione occupazionale rappresenta un problema di notevole interesse e di forte impatto industriale, in quanto il datore di lavoro è obbligato alla valutazione del rischio (D.lgs 81/2008). I limiti previsti per la protezione dei lavoratori sono fissati dalla recente Direttiva Europea 2013/35/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea. Una accurata valutazione del rischio deve tener conto non solo della valutazione dell’esposizione, ma deve passare, se possibile, attraverso la definizione di procedure adeguate per l’utilizzo di dispositivi, al fine di evitare un impatto negativo su pratiche professionali ad alto impatto tecnologico. ENEA ha sviluppato idonee metodologie per la valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici in tutti gli intervalli di frequenza di interesse sociale. Tali metodologie prevedono l’utilizzo di misure radiometriche dell’esposizione e, quando necessario, di valutazioni dosimetriche eseguite attraverso la analisi del campo elettrico indotto all’interno del soggetto esposto, avvalendosi di codici di calcolo per simulazione elettromagnetica.

• Supporto alle imprese e alla pubblica amministrazione nella valutazione del rischio da esposizione ai campi elettromagnetici;
• misure e controlli non distruttivi;
• controlli di qualità.

Messa a punto di procedure per la valutazione dell’esposizione professionale e/o ambientale.

Collaborazione con strutture ospedaliere nazionali per la valutazione dell’esposizione professionale ai CEM in ambiente sanitario, con particolare attenzione agli ambienti di risonanza magnetica. Consulenza alla pubblica amministrazione.