SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE
(SCI - Security of Critical Infrastructures)
Le infrastrutture critiche sono asset strategici per una nazione che forniscono servizi primari per i cittadini e per il sistema economico e industriale. La loro sicurezza è necessaria per garantire il livello dei servizi e la salvaguardia stessa dei cittadini e l’aumento dei danni da terremoti, frane, alluvioni ed erosione costiera e da inquinamento di natura chimica, fisica e biologica risulta essere tra i principali elementi critici con cui ogni comunità si confronta quotidianamente. La Protezione delle Infrastrutture Critiche nazionali ed europee è per questo un tema di interesse centrale per la società con le sue potenziali vulnerabilità da approfondire e fronteggiare. La protezione di tali sistemi deve necessariamente essere all hazards e riguardare sia la loro integrità “fisica” (distruzioni o danneggiamenti da eventi naturali o anche a seguito di attentati ecc.) che quella “cyber”, vale a dire la perdita di controllo di tali sistemi. I problemi che rendono complessa la protezione delle Infrastrutture Critiche sono legati sia alla loro complessità intrinseca, sia alla loro interdipendenza funzionale: esse si forniscono reciprocamente servizi, quindi il danneggiamento e la conseguente perdita del servizio erogato da uno di essi si ripercuote inevitabilmente sugli altri. L’ENEA detiene un vasto patrimonio di conoscenze, competenze e facilities che possono essere estremamente utili per supportare le Istituzioni centrali e le Pubbliche Amministrazioni, nonché il sistema delle Autorità e degli End User finali sia nell’opera di prevenzione che nella messa a punto di tecnologie e metodologie per il controllo e la gestione del rischio e per questo si pone come interfaccia fra l’industria nazionale e gli utenti finali per tutte le attività di sviluppo tecnologico del settore.
AMBITI DI RICERCA
Analisi e protezione di infrastrutture complesse
L’ENEA sviluppa modelli e sistemi di analisi delle Infrastrutture Critiche (IC) e strumenti per la mobilità. Le IC e la mobilità forniscono servizi essenziali ai cittadini mediante reti tecnologiche complesse, monitorate e controllate dai sistemi SCADA, per il trasporto di informazioni, energia, prodotti energetici e veicoli. L’ENEA analizza i fenomeni che costituiscono pericoli per tali infrastrutture (cyber, guasti tecnologici, indotti da eventi meteo-geofisici, di natura antropica e sociale), con il compito di sviluppare nuovi strumenti (in particolare legati all’informatica, alla progettazione hardware e software) per la protezione e l’aumento della resilienza di tali sistemi. Affronta l’analisi dell’interazione reciproca tra IC e territorio, lo studio di modelli di propagazione di guasti (indotti da fenomeni di (inter)-dipendenza) e di sviluppo di contromisure efficaci per ridurre l’impatto di guasti e la gestione efficiente delle Crisi.
L’obiettivo è la realizzazione di strumenti avanzati per il supporto agli operatori delle reti tecnologiche e alla Pubblica Amministrazione responsabile per le azioni di previsione, preparedness e management delle emergenze. L’ENEA affronta temi di complexity science per la comprensione di fenomeni (tecnologici, sociali, organizzativi), inerenti alla complessità delle strutture sociali e della diffusione dei fenomeni al suo interno e sviluppa nuovi strumenti informatici per la gestione della conoscenza di grandi basi di dati, sistemi per la gestione della conoscenza, analisi spaziali, applicazioni web-based, applicazioni basate su tecnologie semantiche ed interfacce di applicazioni complesse su sistemi mobili.
Contrasto e mitigazione del rischio di attentati
In una complessa area metropolitana, dove fondamentale è la tutela dei cittadini e dei beni, i processi decisionali in situazioni critiche dipendono dalla disponibilità e dall’analisi di un ampio set di informazioni, relative alla sicurezza del territorio, al funzionamento delle CI che forniscono servizi primari (i sistemi elettrici e di comunicazione ad esempio) e di emergenza (disponibilità ed efficienza degli ospedali ecc.). In simili contesti, le strategie di valutazione del rischio e gli approcci alla mitigazione di impatti non possono essere affrontati sulla base di un approccio “linearizzato” (vale a dire dove ogni singolo settore venga considerato e analizzato indipendentemente dagli altri): molte e diverse sono, infatti, le dipendenze e le interdipendenze tra i vari settori (un guasto su un settore potrebbe riverberarsi su molti altri, fornendo così feedback negativi e quindi un’ulteriore amplificazione degli effetti). Un approccio globale consente di rafforzare la Resilienza, grazie alla previsione di eventi perturbativi (come, ad esempio, quelli di origine naturale) ed alla possibilità di far leva su un ampio insieme di informazioni provenienti dai diversi settori (società, infrastrutture, servizi primari, ambiente ecc.)
Analisi e mitigazione dei rischi naturali
Le Infrastrutture Critiche rappresentate dalle reti di comunicazione (stradali e ferroviarie, aeroporti e vie per il trasporto delle merci ecc.), insieme con altri asset strategici (stabilimenti di produzione, strutture strategiche, centri per la gestione delle emergenze, ospedali, ecc.), definiscono un insieme di risorse verso le quali indirizzare azioni volte a salvaguardarne l’integrità, in modo che riescano a fornire con continuità ed efficienza i servizi e i prodotti necessari ai cittadini e al Paese stesso. Tra le situazioni di mancanza di servizio, quelle derivanti da eventi naturali eccezionali rappresentano una frazione largamente maggioritaria, ed è quindi verso gli eventi naturali che si concentra la maggiore attenzione per lo sviluppo di sistemi di protezione delle Infrastrutture Critiche, che siano in grado di predire eventi, comprendere in quale modo tali eventi possano impattare sui servizi, identificare e quantificare le possibili conseguenze indotte da perdite di servizi.
Sicurezza Nucleare
L’ENEA è riferimento mondiale nel campo della sicurezza nucleare a livello scientifico e tecnologico. Partecipa a progetti internazionali per migliorare il coordinamento tra Paesi e condividere sistemi di protezione e di governance per minimizzare i rischi. Collabora con le Istituzioni e partecipa ai progetti Euratom per lo sviluppo di reattori innovativi quali gli Small-Medium -Reactor (SMR) e quelli di IV generazione.
Sviluppa metodi per la sicurezza e la sostenibilità dell’energia da fusione e fissione nucleare, la chiusura del ciclo del combustibile ed in tutti i settori di utilizzo delle tecnologie nucleari. Supporta l’Autorità di Sicurezza Nucleare nella preparazione della risposta alle emergenze, con rilascio di radioattività di qualunque natura. Analizza la sostenibilità di futuri scenari energetici, a medio e a lungo termine, a livello nazionale, europeo e internazionale. Contribuisce agli studi di sicurezza e alle analisi nucleari di impianti a fusione.