BIOTECNOLOGIE PER LA SALUTE E L'AGROINDUSTRIA
(BHN – Biotechnology for Health and Nutrition)
BREVETTI NELL'AMBITO DI RICERCA IMMUNOTECNOLOGIE AVANZATE PER LA SALUTE
ULTIMI BREVETTI INSERITI
ELENCO BREVETTI (ordine alfabetico)
Anticorpi anti-CD20 ingegnerizzati e loro usi in campo medico
Il brevetto riguarda la produzione in pianta di un anticorpo monoclonale dotato di caratteristiche funzionali uniche ‘ingegnerizzato’ a partire dal RITUXIMAB, uno dei primi anticorpi monoclonali ad essere utilizzato con successo nella terapia del linfoma non-Hodgkin delle cellule B, nelle leucemie delle cellule B e in talune malattie autoimmuni. Il brevetto, depositato il 30/1/2017 con numero 1
Gene sintetico per la cura della glicogenosi di tipo III
Ad oggi, non esistono terapie mirate per la maggior parte delle glicogenosi (GSD), un gruppo di malattie metaboliche rare dovute ad alterazioni di enzimi coinvolti nel metabolismo/degradazione del glicogeno, un polimero del glucosio. Per alcune malattie genetiche rare, inclusa la glicogenosi di tipo II, sono disponibili terapie enzimatiche di sostituzione (ERT) oppure, più di recente, terapie g
Identificazione di Biomarcatori Fecali per la Diagnosi e la Prognosi della Malattia di Alzheimer
La presente proposta tecnologica, sfruttando analisi omiche, è volta all’identificazione di biomarcatori fecali per la malattia di Alzheimer (AD) e al conseguente sviluppo di kit diagnostici, prognostici e per il monitoraggio della progressione della AD.
Identificazione di Biomarcatori Fecali per la Diagnosi e la Prognosi della Steatoepatite non Alcolica
La presente proposta tecnologica, sfruttando analisi omiche, è volta all’identificazione di biomarcatori fecali per la Steatosi epatica (Non-alcoholic Fatty Liver Disease: NAFLD) e la sua forma più severa la Steatoepatite (NASH) e al conseguente sviluppo di kit diagnostici, prognostici e per il monitoraggio della progressione della malattia.
Sequenza segnale di proteina vegetale come coadiuvante in vaccini a DNA
‘Piattaforma verde’ per la produzione di vaccini a DNA, sicuri e più efficaci contro le infezioni da patogeni, basata sulla fusione di una sequenza segnale di una proteina vegetale con quella di un antigene virale. Le fusioni hanno la capacità di indurre un’elevata espressione dell’antigene d’interesse ed un’aumentata risposta immunitaria a seguito di vaccinazione genetica in un modello murino.